mercoledì 3 dicembre 2014

Folsom Prison Blues

"When I was just a baby, my mama told me, son
Always be a good boy, don't ever play with guns
But I shot a man in Reno, just to watch him die
When I hear that whistle blowin', I hang my head and cry "
J.C.

giovedì 27 novembre 2014

L'essenziale è invisibile agli occhi(e agli spettatori ottusi)


"Frastuono"

Film fatto di silenzi che pesano e scuotono più del rumore quello di Davide Maldi realizzato insieme a Lorenzo Maffucci e Nicola Ruganti; Frastuono, presentato al Torino Film Festival 32  Di Andrea Schiavone È un film fatto di silenzi che pesano e scuotono più del rumore quello di Davide Maldi realizzato insieme a Lorenzo Maffucci e Nicola Ruganti. Il frastuono è quello interiore, inesprimibile, ma che trova un suo canale di scarico attraverso la musica da parte di questi due protagonisti, Iaui e Angelica (Angelica Gallorini), ragazzi così diversi tra loro, per ceto sociale, istruzione, sesso, preferenze musicali e ambizioni, ma che si incontrano nel territorio comune della sperimentazione musicale. Fare delle note espressione della voce interiore, del disagio e del furore giovanile che invece li contraddistingue indistintamente. Questo territorio ideale assume i tratti di un etereo junghiano, una sincronicità che fonde i due spazi, le due realtà da cui emergono i protagonisti: il pianto solitario di Angelica, tra le mura della sua casa borghese dalla volta del soffitto affrescata e strapiena di beni materiali, risuona anche nella silenziosa natura selvaggia che abita Iaui. Una sovrapposizione di piani che restituisce le due anime ad una stessa dimensione eterea. È connessione di sensi e di senso quella che con estrema sensibilità riesce a comunicare Maldi. Pistoia è la città dalle due facce, la nuova Berlino, divisa in est e ovest da un muro invisibile (Iaui scrive sulla parete dei bagni di scuola “Pistoia ovest come Berlino est”) ed in cui vige un classismo perfettamente rappresentato attraverso la documentazione silenziosa della routine di Iaui nella sua comunità autogestita e persa nei boschi, e la più convenzionale vita piccolo-borghese di Angelica, ragazza dai mille volti, in continua trasformazione, dalla tinta dei capelli sempre diversa e dal look più disparato, forse alla ricerca di una sua identità. Ma questa necessità di frastuono percorre due differenti tragitti. Diventa house lisergico per Iaui (compone musica sulle immagini de “Il gabinetto del dottor Caligari”), in contrasto all’opprimente silenzio delle sue giornate, e rock alternativo tra il post-punk e i suoni delle riot grrrl per Angelica, come disperato, ma inefficace, tentativo di distaccarsi dal bene di consumo (eloquente a tal proposito è il ricorso ad uno stop motion in cui la ragazza indossa centinaia di abiti diversi). Ed è un atto puramente punk quello che si consuma in una notte ormai alla soglia dell’atteso cambiamento, uno skateboard viene dato alle fiamme e i capelli tagliati riacquistano il loro colore originale. È un atto definitivo, che sancisce il distacco dall’età adolescenziale e l’approssimarsi a quella adulta, sublimato con un simbolico viaggio nella Berlino sempre così nostalgicamente evocata. Il sogno è quello di poter trovare nella metropoli lo spazio ideale dove valorizzare la propria musica. Ma forse quella voce stridula, quella musica chiassosa finirà col perdersi nel caos metropolitano. Il destino di Iaui si carica invece di un valore più concreto, quando lo vediamo prima muovere il timone di una barca finta persa nel verde delle montagne (immagine surreale di forte impatto) e poi solcare il fiume con una barca vera che ha contribuito egli stesso a costruire, egli stesso a dare vita al sogno. Davide Maldi Frastuono Italia - 2014 Con Iaui Tat Romero, Angelica Gallorini, Alice Bianconi, Lorenzo Fedi, Elia Zampini Durata 81 min   © 2014, Indie-eye REC. Riproduzione riservata. Tutti i diritti riservati Indie-eye.it è un quotidiano online registrato al tribunale di Firenze n. 5757 e al Registro Operatori della Comunicazione n. 21322 – indie-eye.it 2005 – 2014 

Read more at: http://www.indie-eye.it/cinema/news/frastuono-di-davide-maldi-torino-film-festival-32-concorso-la-recensione.html | Indie-eye - CinemaFrastuono di Davide Maldi –  Torino Film Festival 32, Concorso: la recensione

mercoledì 26 novembre 2014

senzaparole

Avrei voluto scrivere qualcosa sul film che ho visto oggi al Tff, "La teoria del tutto", ma è uno di quei film talmente speciali che non si possono rovinare con commenti inutili.
Quindi mi limito a riportare la recensione del blog degli studenti del Dams di Torino per il Tff...e aggiungo solo...guardatelo...vi racconterà di un ragazzo che senza riuscire a muovere un dito, nel senso tragicamente letterale del termine, ha viaggiato ai confini dell'Universo. Il fazzoletto è d'obbligo.
M.

The theory of everything


THE THEORY OF EVERYTHING


“Questa non è una storia sulla malattia, ma è la storia di un rapporto umano.”
Così ha dichiarato ieri alla conferenza stampa del Torino Film Festival Eddie Redmayne, protagonista del film The Theory of Everything, in cui interpreta l’astrofisico Stephen Hawking. Ed effettivamente è di questo che parla il film: è una storia d’amore. Ma tra chi? Tra Stephen e la sua prima moglie, Jane? O tra Stephen e la fisica?
La pellicola è l’adattamento cinematografico del libro autobiograficoTravelling to Infinity: My Life With Stephen, scritto dalla prima moglie di Hawking. E il film comincia proprio dal primo incontro tra i due, per poi percorrere insieme gli anni in cui si sono amati e sostenuti a vicenda, hanno dato vita a una famiglia e si sono infine separati. Il film, nonostante i toni seri, riesce tuttavia a far ridere in alcuni punti. Particolarmente interessanti sono stati i ben due riferimenti alla famosa serie inglese Doctor Who, che hanno reso il film decisamenteBritish.
Vestire i panni di Stephen Hawking non sarà stato certo facile, ma l’interpretazione di Eddie Redmayne, con il suo fascino e il suo carisma, ha convinto tutti sin da subito – tanto che potrebbe essere un possibile candidato all’Oscar come miglior attore protagonista, quest’anno.  Ma per ora, qui a Torino gli è stato consegnato ieri sera il premio Maserati.

Eddie Redmayne ritira il premio Maserati
Eddie Redmayne ritira il premio Maserati

Ieri mattina alla conferenza stampa l’attore inglese ci ha detto che, venuto a conoscenza del progetto, se ne è subito interessato, ma che non appena ottenuta la parte di Hawking, si è reso conto delle difficoltà che questo ruolo poteva comportare. Infatti, per prepararsi, è stato seguito dalla ballerina e coreografa Alexandra Reynolds, che gli ha insegnato come muovere adeguatamente il corpo e a sfruttare solo certi muscoli. Inoltre, l’attore si è recato in una clinica specializzata dove ha potuto studiare i disagi fisici ed emotivi dei malati di SLA.

Eddie Redmayne in conferenza stampa
Eddie Redmayne in conferenza stampa

Certamente un lavoro molto duro, a livello fisico e psicologico. Ma Eddie Redmayne ci dice che è stato soprattutto l’incontro con Stephen Hawking ad aiutarlo a calarsi adeguatamente nella parte, a fargli comprendere le più piccole sfaccettature di questo meraviglioso uomo, un’icona, che sembra volerci dire sempre qualcosa in più, svelandoci i misteri dell’Universo, ma non solo.
Ed su questo punto che anche il film si sofferma. Non si parla troppo di fisica, buchi neri o radiazione di Hawking, ma ci si concentra sui rapporti umani, sulle difficoltà che si possono incontrare lungo il cammino e che possono essere superate solo con un’enorme forza di volontà e l’affetto delle persone care. È uno studio sull’amore e sulle differenti modalità di amare. Ed è proprio qui che sta la “teoria del tutto”.
 Foto di Bianca Beonio Bocchieri

martedì 25 novembre 2014

A love song for Bobby Long

"Certe persone arrivano in un punto oltre il quale non possono andare. Un punto in cui le mogli e il lavoro si scontrano col desiderio, che è inconoscibile, ma che conosce ciò che non si vede. Guarda l'invisibile e vedrai cosa scrivere. Bobby diceva sempre così. Era con la gente invisibile che lui voleva vivere, quelli a cui passiamo davanti ogni giorno, quelli che a volte diventiamo, quelli dei libri, che vivono solo nell'occhio e nella mente di qualcuno. Era un uomo destinato ad attraversare la vita, non a girarci intorno. Un uomo sicuro che la via più breve per il Paradiso passasse attraverso l'Inferno. Ma la sua vera disgrazia era una mente troppo esaltata e al tempo stesso mutilata da troppe storie, e dall'aver scelto di diventare una di esse. La tragica debolezza di Bobby Long fu il suo amore per tutto ciò che vide."


Birra patatine Etta James

Dunque,
oggi sono davvero arresa di fronte al mondo, va bene, mi arrendo basta, lasciatemi sul mio divano con la mia birra le mie patatine sour cream and onion ed Etta.
Guardiamo in faccia la realtà : ho 25 anni, sto finendo una laurea in Storia dell'Arte che sì mio dio molto bella un sacco di bagaglio culturale e soddisfazioni personali e grande cultura e grandissimo cervellone ma...quindi?
Sono sempre stata la tipica persona che è sempre riuscita in tutto senza eccellere, studiare mi è sempre piaciuto ma sono sempre stata una da 8, non da 10. Ballare è stata la mia grande passione e sono sempre stata quella della prima fila, ma non avrei mai potuto fare una carriera da ballerina professionista. Adoro la Storia dell'Arte ma so, me lo sento nelle budella che non lavorerò mai al Moma.
Però attenzione, non sono mai stata scarsa in niente, quindi la gente ha sempre avuto grandi aspettative da me, quindi capite l'Inculata con la I maiuscola e senza francesismi?
Sono la più mediocre tra i bravi, la più scema tra gli intelligenti, la più normale tra gli eccezionali.
E va bene. Penso che sia fondamentale la disillusione positiva, mica si tratta di piangersi addosso, semplicemente riconoscere quello che si è. Il problema è farlo capire agli altri. Ma in fondo chi se ne frega.
Però certe cose proprio non mi vanno giù.
Ad esempio: perchè il Torino Film Festival è organizzato in modo tale che a) ci voglia una laurea a capire il programma b) ci voglia un dottorato per capire come prenotare i biglietti, ritirarli, pagarli, stamparli, strapparli perchè se il film è in fascia blu devi prenotare il biglietto un giorno prima ma se ci vai il giorno prima alle 17 non c'è già più posto e potevi prenotarlo su internet ma paghi 0,50 cent di commissione e poi ti devi rifare la fila per ritirarlo e se il film è in fascia grigia puoi prendere il biglietto direttamente prima di entrare ma ti consigliano di andare là un'ora prima perchè....oh mi avete rotto i coglioni. Basta senza rancore è un dato di fatto.
Comunque questo è il film che volevo vedere ma che a quanto pare bisognava prenotare alle 6 di stamattina come gli psicopatici in fila davanti agli Apple stores...
http://www.torinofilmfest.org/film/4155/whiplash.html
Se siete più fortunati di me sparatevelo, poi ditemi cosa mi sono persa, oh miei inesistenti e dispersi lettori nel world wide web...
E poi, perchè tu che sei la mia vicina di casa mi incontri sullo stesso gradino del palazzo e abbassi gli occhi e non mi saluti? Stronza sociopatica. Ma senza rancore è un dato di fatto.
E perchè devo fare il lavoro della vita per la tesi che nessuno leggerà e posticipare la laurea di 4 mesi e pagare 1000 euro di tasse? Basta mollatemi è stato tutto molto bello questo scambio culturale ma guardiamoci in faccia, nessuno sarà interessato alla mia opera prima su Gianfranco Baruchello. Sì ma lo fai per te per finire bene il tuo percorso di studi e blabla...se dovessi fare una cosa per me mollerei tutto e me ne andrei dritta filata esattamente qui
http://www.giverviaggi.com/index.php/mississippi-nel-cuore-del-delta-blues
aaahhhh qui sì che avrei fatto qualcosa per me. Ma prima o poi succederà, se qualcuno ha tempo e soldi da spendere vi prego, partite, e mandatemi qualche foto, piangerò in silenzio contemplandola...

Detto ciò, finiti gli spargimenti di lacrime, ecco le cose che mi fanno stare bene in questi giorni:
Pilates
Sonic Highways dei Foo Fighter (qui il link http://www.piratestreaming.co/serietv/foo-fighters-sonic-highways.html )
Etta James
la spesa che ho fatto oggi : salsa tonnata, sacher, birra, patatine, yogurt greco alla pesca...per la serie grassi ma felici
Brenda che piange perchè Dylan l'ha tradita con Kelly con in loop "Losing my religion" (gli anni '90 sì che erano belli per lasciarsi)
la mia coinquilina Giulia

Ora mi aspetta una serata di divano e film...i possibili candidati sono "Philadelphia", "A love song for Bobby Long", "Argo", "Frances Ha"....
Bau!
M.

venerdì 21 novembre 2014

Eccoci...( Lewis Carrol)


"Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero.
"Che strada devo prendere?" chiese.
La risposta fu una domanda:
"Dove vuoi andare?"
"Non lo so", rispose Alice.
"Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza".