mercoledì 18 novembre 2015

Il cerchio si chiude

Craig David in sottofondo, mi ritrovo a leggere post abbandonati di quasi un anno fa. Come al solito la mia costanza nello scrivere è estremamente incostante. Mi sono sempre sentita troppo triste o troppo felice in questo ultimo anno per scrivere, sempre in bilico e alla ricerca di un equilibrio.

Ho salutato Torino, con qualche malinconia, la sensazione di sentirmi più vecchia, i ricordi belli ma anche una ferita molto profonda. Legherò sempre un sentimento di odio/amore a questa città, che mi ha salutato scintillante e arancione in un giorno d'autunno, un ultimo omaggio della sua triste bellezza.

L'estate è stata dura ed energica, non vorrei rasentare il melodramma ma ho lottato coi denti per superarla, anche se mi ha lasciato, come l'inverno passato, alcuni lampi di felicità in mezzo all'angoscia.

Oggi il cerchio si chiude, si ritorna a casa, al sicuro pensando al buio di prima, e preparandosi ad un nuovo equilibrio. E' come trovarsi in cima ad una montagna, guardare la strada fatta con orgoglio, godersi il momento di immobile perfezione della vista prima della futura discesa, o salita che sia.

Oggi il cerchio si chiude, il futuro non è scritto, si vive finalmente il momento, almeno per un pò.
M.

giovedì 8 gennaio 2015

L'anno della capra

Dicono che il 2015 secondo il calendario buddhista è l'anno della capra.
Dicono che porta bene.
Ieri ho pestato una cacca scesa dal bus il primo giorno di ripresa di lavoro.
Dicono che se la pesti con la sinistra porta bene.

Io dico che non ne ho più voglia e voglio partire e viaggiare e mandare tutti a fanculo.
Sono stufa di perdere tempo con me stessa.
Senza offesa.

"...il primo luogo della realizzazione di ogni rivoluzione è prima di tutto quello della nostra individualità globale..."
A.G.

Ecco l'haiku di inizio anno.

Ma che ci faccio poi qui?